ITALIA: COME ERAVAMO, COME SIAMO
Nuova rassegna teatrale al Teatro Busnelli di Dueville
Pensandoci bene, apparteniamo anche noi alla medesima storia, che continua attraverso i secoli! Non hanno dunque una fine i grandi racconti?”. “No, non terminano mai i racconti”, disse Frodo. “Sono i personaggi che vengono e se ne vanno, quando è terminata la loro parte.”
J. R. R. Tolkien
Quello che siamo oggi come società, come individui, come persone affonda le sue radici in un passato che spesso confondiamo con il mito, come qualcosa che non ci riguarda, che non ci appartiene.
I diritti che abbiamo, le scelte che possiamo o non possiamo fare, il mondo che guardiamo dalla nostra finestra, l’hanno costruito i nostri genitori e prima di loro i nostri nonni e i loro nonni.
Possiamo ignorarlo, viviamo bene lo stesso! ma avere coscienza delle grandi storie che ci hanno reso quelli che siamo ci rende persone più consapevoli, più coscienti e con più strumenti per agire nel presente e per costruire un futuro migliore.
Nasce da questo l’idea di una rassegna teatrale che parli dell’Italia più recente, di quell’Italia che raramente si riesce ad affrontare a scuola, che sta in quel limbo tra la memoria diretta e un passato che può essere già storia.
Si rinnova, quindi, la collaborazione tra Matàz Teatro e Dedalofurioso, con il sostegno del Comune di Dueville, e ne nasce la rassegna teatrale Italia: come eravamo, come siamo.
Italia: come eravamo, come siamo – Nuova rassegna teatrale a Dueville (VI)
Tre venerdì – 31 gennaio, 28 febbraio e 13 marzo – dalle ore 20.30 al Cinema Teatro Busnelli di Dueville
Direzione artistica e organizzazione a cura di Matàz Teatro e Dedalofurioso soc. coop., con il sostegno del Comune di Dueville
Con Francesco Gerardi e Matteo Campagnol
Drammaturgia di Francesco Gerardi, Gigi Dall’Aglio
Musica dal vivo di Matteo Campagnol
Regia di Gigi Dall’Aglio
Ritrovatosi per caso sul set di un film su Aldo Moro, il protagonista rivive il disagio che tanti anni prima aveva provato alla vista della famosa foto con la stella a cinque punte: qualcosa di assopito che torna prepotentemente a galla, come una vecchia ferita che fa di nuovo male.
Decide così di “curarsi” iniziando a raccogliere informazioni sulla storia di quell’immagine, cadendo in breve tempo nel vortice di una vicenda in cui è difficile fare chiarezza, dove non è possibile distinguere i cattivi dai buoni e la verità è spesso troppo inconcepibile per essere digerita.
Si renderà conto che la sua ferita nascosta è la ferita di un intero paese, che a quarant’anni di distanza continua a essere infetta.
Di Marco Artusi e Evarossella Biolo
Con Evarossella Biolo
Regia di Marco Artusi
Rita cresce a Partanna, Sicilia: terra di mafia. Un luogo in cui lo stato semplicemente non riusciva a entrare, in cui la legge era fatta da delinquenti. Fra cui il padre di Rita. Ribellarsi a una situazione simile richiede delle motivazioni non comuni: deve cambiarti il mondo in cui vivi o il modo di vedere quel mondo.
E soprattutto devi incontrare lungo questo percorso delle persone che ti aiutino, ti proteggano e mostrino altri mondi possibili.
Un giudice le offre protezione e la ascolta. Un giudice siciliano nato a Palermo con una storia alle spalle che lo rende, assieme all’amico Giovanni Falcone, l’immagine della lotta alla mafia in tutto il mondo: Paolo Borsellino.
L’umanità e l’onestà intellettuale di Borsellino sono l’ultimo tassello che le permette quel cambio di visione del mondo tale da arrivare ad affermare: dopo aver sconfitto la mafia che c’è dentro di te, puoi combattere la mafia, la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci.
Di Giorgio Sangati
Con Giacomo Rossetto
Regia di Giorgio Sangati
Vincitore del 2° Premio come Miglior Spettacolo al Premio OFF 2011 del Teatro Stabile del Veneto diretto da Alessandro Gassmann
Malabrenta racconta la storia de “la mala del Brenta”. A parte la mente, il carismatico Felice, i protagonisti sono giovani semplici, sfuggiti a un destino in fabbrica, abituati al “tasi sempre”.
Semplice è anche il protagonista di “Malabrenta”, tanto da non avere neanche un nome, un gregario, uno di cui non si ricorderà nessuno. Il suo racconto ricostruisce l’intero percorso dell’organizzazione con gli occhi di chi ha segato sbarre, di chi ha sparato in testa, di chi ha maneggiato lingotti d’oro, di chi è finito in carcere e c’è tutt’ora.
Malabrenta, sia chiaro, è solo un’ipotesi, una storia inventata, ma inventata a metà: tutti i riferimenti a cose e persone potrebbero non essere casuali. Malabrenta è un tentativo di dare pensieri e corpo ad una vicenda ancora poco chiara che racconta la deriva morale di una regione distante dai riflettori.
Inizio spettacoli ore 20.30
Intero 10 €
Ridotto* 7 €
Bambini (fino ai 12 anni) gratuito
*Il biglietto ridotto comprende: ragazzi e giovani dai 13 a 30 anni, over 65, insegnanti, tessera NOI Associazione, iscritti all’Università Adulti Rezzara, tesserati Libera, abbonati alla rassegna Cineforum di Dueville, Radici 2019/2020 e Tutti a favola
Abbonamento tre spettacoli 25 €
Vantaggi: accesso a tariffa ridotta alle rassegne Tutti a favola, Radici 2019/2020 e al Cineforum di Dueville
Cinema Teatro Busnelli
Via Dante, 30, 36031 Dueville VI
T: 0444 040716
Per info e prenotazioni: info@dedalofurioso.it